a cura di Armando Pepe
Il 20 dicembre 1585, con la costituzione Romanus Pontifex, papa Sisto V introdusse il precetto delle visite ad limina Apostolorum. Alle visite erano tenuti tutti i vescovi residenziali che, ogni triennio a cominciare dal 1587, dovevano recarsi a Roma ad veneranda limina Apostolorum e consegnare una relazione scritta circa lo stato della propria diocesi, che veniva esaminata dalla Sacra Congregazione del Concilio, e conservata nel suo archivio, divenuto nel tempo un’inesauribile fonte di risorse documentarie. Infatti, l’esame della relazione, previa costituzione Immensi aeterni Dei, promulgata da papa Sisto V il 22 gennaio 1588, fu demandato alla Congregazione del Concilio. Le relazioni dunque, rinvenibili presso l’Archivio Segreto Vaticano, permettono, in una prospettiva diacronica, una migliore comprensione della Chiesa locale e del territorio in cui essa opera. Come nota Gaetano Nicastro “della utilizzazione delle relazioni si è talvolta esagerata l’importanza, considerandole fonte primaria per la ricostruzione della storia della Chiesa, per giungere talaltra ad una loro completa svalutazione, a causa dei limiti derivanti dal loro stesso carattere di ufficialità. È certo, però, che le relazioni, per quanto non tutte di uguale estensione e pregio, contengono una notevole quantità di dati, non solo sulla vita interna delle Chiese locali, ma sulle loro risposte alle sfide della società. Oltre alle notizie erudite, dalle stesse possono essere tratte notizie, talvolta ampie, circa i grandi fenomeni sociali”1. Conglobare l’enorme mole di dati che le relazioni offrono porta alla necessaria conseguenza che le informazioni possono e vogliono essere libere poiché, come osserva brillantemente Yuval Noah Harari, “la libertà delle informazioni non è data agli umani, è data alle informazioni”2.
Testi
- (HTML) Le relazioni ad limina dei vescovi della Diocesi di Alife (1590-1659). Introduzione storica e traduzione in italiano
- (HTML) Le relazioni ad limina dei vescovi della Diocesi di Alife (1590-1659). Versione originale in latino
- (HTML) Le relazioni ad limina dei vescovi della Diocesi di Alife (1664-1773). Introduzione storica
- (HTML) Le relazioni ad limina dei vescovi della Diocesi di Alife (1664-1773). Documenti (Parte I)
- (HTML) Le relazioni ad limina dei vescovi della Diocesi di Alife (1664-1773). Documenti (Parte II)
- (HTML) Le relazioni ad limina dei vescovi della Diocesi di Alife (1664-1773). Documenti (Parte III)
- (HTML) Le relazioni ad limina dei vescovi della Diocesi di Alife (1778-1956), Documenti (Parte I)
- (PDF) Le relazioni ad limina dei vescovi della Diocesi di Alife (1590-1659)
- (PDF) Le relazioni ad limina dei vescovi della Diocesi di Alife (1664-1819)
Riferimenti bibliografici e collegamenti intertestuali
- Giacinto Jacobellis, Catalogo dei Vescovi di Alife-, dalle origini fino a monsignor Ottavio Puoti-, ed altre note sugli avvenimenti più interessanti accaduti durante i loro governi, manoscritto, 1847, reperibile al link: <http://www.bibliodac.it/bibliodigit/archidigitviewer/viewer/index.php?bid=cua_cro0003_s#page/1/mode/1up> [URL consultato il 20 maggio 2020]
- Fortunato Fonseca, Catalogo dei Vescovi della Diocesi di Alife-, rettificato e continuato dal canonico teologo Fortunato Fonseca-, con la giunta di talune appendici riguardanti la Città, la Chiesa Cattedrale e qualche Vescovo di Alife, manoscritto 1908, reperibile al link: <http://www.bibliodac.it/bibliodigit/archidigitviewer/viewer/index.php?bid=cua_cro0002_s#page/3/mode/1up> [URL consultato il 20 maggio 2020]
- Et alii, Miscellenea di notizie in un manoscritto rinvenuto presso la collegiata di Santa Maria Maggiore in Piedimonte Matese; consultabile al link: <http://www.bibliodac.it/bibliodigit/archidigitviewer/viewer/index.php?bid=cua_cro0001_s#page/1/mode/1up> [URL consultato il 20 maggio 2020]
- Dante Bruno Marrocco, Il vescovato alifano nel Medio Volturno, Associazione Storica del Medio Volturno, Piedimonte Matese 1979, disponibile (parzialmente) al link:<http://asmvpiedimonte.altervista.org/Il%20Vescovato%20Alifano%20nel%20Medio%20Volturno.html> [URL consultato il 22 maggio 2020]
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Hinc felix illa Campania est, ab hoc sinu incipiunt vitiferi colles et temulentia nobilis suco per omnis terras incluto, atque (ut vetere dixere) summum Liberi Patris cum Cerere certamen. Hinc Setini et Caecubi protenduntur agri. His iunguntur Falerni, Caleni. Dein consurgunt Massici, Gaurani, Surrentinique montes. Ibi Leburini campi sternuntur et in delicias alicae politur messis. Haec litora fontibus calidis rigantur, praeterque cetera in toto mari conchylio et pisce nobili adnotantur. Nusquam generosior oleae liquor est, hoc quoque certamen humanae voluptatis. Tenuere Osci, Graeci, Umbri, Tusci, Campani.
[Plinius Sen., "Nat. Hist." III, 60]
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